Ex Stazione Ferroviaria
Progetto di Recupero e Miglioramento
CENTO (FE)

Oggetto:   Ex Stazione Ferroviaria CENTO (FE)

Prestazione:

Progettazione definitiva ed esecutiva – L’intervento in oggetto riguarda un edificio esistente con struttura portante in muratura per il quale sono state progettate opere di rinforzo che conducono al raggiungimento di un miglioramento del 100% dal punto di vista strutturale, in base al D.M. 14/01/2008 ed alla Circolare del 02/02/2009 n° 617.

L’edificio, parte del Complesso dell’ex Stazione Ferroviaria del Comune di Cento (FE),  risale al 1909 (prima costruzione) ma, essendo stato completamente distrutto durante la seconda guerra mondiale, fu ricostruito e inaugurato nel 1951 assumendo l’attuale forma e geometria strutturale.

Il fabbricato risulta composto da due differenti corpi di fabbrica aventi entrambi pianta rettangolare e non giuntati tra loro:

  1. Ex Deposito Locomotive sviluppato su un solo piano e nel seguito sarà definito “Edificio Monopiano”;
  1. Ex Alloggio Residenziale avente, oltre alla copertura, un livello intermedio ed un livello sottotetto, e che nel seguito sarà definito “Edificio Bipiano”. Questa parte dell’edificio è frutto di un ampliamento successivo alla prima costruzione;

Entrambi i corpi di fabbrica sono realizzati con struttura portante in muratura di mattoni pieni, e con coperture a struttura portante in legno. Le loro dimensioni sono pari a 29,30 x 22,20 m per l’edificio monopiano e 7,40×18,20 m per quello bipiano.

Dall’analisi della documentazione storica reperita e da un’attenta lettura delle forme e dimensioni dell’attuale situazione si è potuta ricostruire la storia della struttura dalla quale si evince che, oltre alla parte bipiano, anche l’ex deposito locomotive è stato frutto di ampliamenti e, in particolar modo, questi corrispondono alla zona che ha subito il crollo.

Tra i due edifici, a quota circa +3.60 m dal piano terra, vi è la presenza di un terrazzo, anch’esso delimitato da una struttura portante in muratura di mattoni pieni.

In generale, lo stato di degrado dell’edificio può essere definito avanzato, in particolare per ciò che concerne le strutture di copertura e di impalcato. Al contrario, seppur è necessario prevedere la completa ricostruzione di diverse parti dei paramenti ed il consolidamento di ciò che è ritenuto recuperabile, la muratura che li caratterizza è comunque di buona qualità in quanto data da mattoni pieni e regolari.

 

 STATO DI FATTO

L’Ex Deposito Locomotive è caratterizzato da struttura portante in muratura di mattoni pieni, con ringrossi murari in corrispondenza delle capriate in legno a sostegno dell’attuale copertura formata da travi secondarie e travicelli terziari in legno sui quali poggiano lastre ondulate.

L’Ex Alloggio Residenziale è caratterizzato da struttura portante in muratura di laterizi a vista, tetto a doppia falda inclinata con struttura di capriate e travi in legno, ed un manto in tavelle di laterizio e coppi.

Gli orizzontamenti presenti rientrano nella metodologia costruttiva “incannicciata”, molto diffusa fino ai primi del 900 ma, a causa dell’avanzato stato di degrado e delle esigenze future della committenza in termini di destinazione d’uso e carichi, saranno ricostruiti totalmente.

Come si evince dalla pianta inserita nella prima pagina, la struttura ha subito un importante crollo della zona compresa tra gli assi “01” – “04” ed i fili D ed E, in parte visibile dalle foto allegate a sinistra.

Le indagini geologiche hanno permesso la definizione delle caratteristiche del terreno che, però, è risultato eccessivamente comprimibile (l’imposta delle fondazione insiste su uno strato di argille e limi) ed ha condotto alla scelta della progettazione di una platea di fondazione alla quale vengono ricollegati i maschi murari e che garantisce una migliore distribuzione delle pressioni.

Per l’individuazione delle caratteristiche strutturali e geometriche delle fondazioni esistenti, è stata effettuata un’indagine di tipo Georadar  dalla quale si sono messe in evidenza fondazioni di tipo diretto ed in muratura, contraddistinte da un limitato allargamento della base rispetto alle strutture murarie verticali in elevazione.

A seguito dell’accurato rilievo geometrico effettuato della struttura, delle verifiche in situ estese ed esaustive sui dettagli costruttivi e delle indagini sperimentali condotte sui materiali (muratura: martinetti piatti doppi), si è ottenuto un Livello di Conoscenza Accurata di tipo LC3 e, pertanto, un Fattore di Confidenza F.C. = 1.

 

INTERVENTI PRINCIPALI DEL PROGETTO DI MIGLIORMENTO

Dopo un attento esame dei risultati delle indagini effettuate, in virtù delle esigenze funzionali e d’uso della Committenza e nel rispetto di un Intervento di Miglioramento Sismico al 100% , si è deciso di intervenire sull’esistente struttura seguendo un percorso progettuale che prevede diversi interventi e, dei quali, se ne riportano solamente i principali:

  • Rimozione totale della copertura e demolizione parziale della struttura portante dell’edificio monopiano tra gli assi “4” e “7” e tra i fili “C” ed “E” in quanto non recuperabile. Smontaggio capriate dell’edificio monopiano e successivo restauro e ripristino degli elementi lignei ritenuti idonei al recupero. La copertura dell’edificio monopiano verrà ricostruita sempre mediante capriate lignee, alcune delle quali recuperate mentre, per l’edificio bipiano si realizzerà una trave di colmo centrale con un profilo HEB 200 ed arcarecci in legno lamellare di dimensioni 12x16cm;
  • Rimozione degli impalcati e del corpo scala della struttura bipiano. Le nuove strutture portanti sono realizzate con profili HEA 120 collegati tra loro e vincolati alle pareti perimetrali attraverso elementi ad L fissati in maniera continua sulle pareti stesse. L’utilizzo dell’acciaio garantisce leggerezza e, quindi, un basso contributo in termini di masse sismiche e, allo stesso tempo, il contenimenti delle dimensioni degli elementi;

 

  • Realizzazione di una platea in c.a. (s = 30 cm) al fine di collegare al piede i vari maschi murari e di ripartire uniformemente sul terreno le sollecitazioni derivanti dagli stessi. Tale platea verrà realizzata in due fasi di cui la prima fase avrà funzione di precarico del terreno e la seconda servirà al collegamento finale tra le murature. Essa è caratterizzata da nervature di dimensioni 100 x 50 cm in corrispondenza della nuova intelaiatura in cemento armato.

 

  • Restauro e consolidamento delle murature recuperabili mediante stilatura e ricostruzione dei giunti di malta deteriorati e fasciature in materiali quali acciaio e basalto;

 

  • Realizzazione di telai in c.a. nell’edificio monopiano tra gli assi “C” ed “E”, che verranno successivamente rivestiti con nuove murature piene;

 

Committente:

COOP Adriatica S.c.a.r.l.

Periodo:  2011