Facoltà di Ingegneria di L’Aquila – Corpo A
Roio (AQ)

Oggetto:  Facoltà di Ingegneria di L’Aquila – Corpo A – Roio (AQ)

Prestazione:

A seguito dell’evento sismico che ha colpito la città dell’Aquila il 6 Aprile 2009, il “COMITATO ROTARY PER L’UNIVERSITÀ DELL’AQUILA ONLUS” ha stipulato un accordo con l’Università dell’Aquila con il quale si è impegnato alla ristrutturazione dell’edificio denominato “Corpo A” della Facoltà d’Ingegneria, situato nel Complesso Universitario di Roio, divenendone quindi Committente dei lavori appaltati e dei procedimenti ad essa collegati. L’edificio è di tipo pluripiano con n° 6 livelli di cui due seminterrati e l’ultimo di copertura. Elemento caratterizzante della copertura piana è la struttura a shed in metallo e vetro che dà luce alla galleria interna.

Strutturalmente, il “Corpo A” è realizzato con un telaio con pilastri e setti in c.a., cordoli in c.a. e solai realizzati con l’impiego di predalles. Per quanto riguarda le tamponature, si evidenzia in particolare la grande parete verticale a nord rivestita, come gran parte delle pareti esterne, in blocchi cementizi colorati, e che è stata gravemente danneggiata durante il sisma.

I primi lavori di ricostruzione si sono concentrati sul “Corpo A”, indispensabile per la riapertura agli studenti dell’intero complesso universitario.

In generale si può dire che il sisma ha evidenziato un ottimo comportamento di tutte le strutture resistenti, le quali non hanno manifestato nessun deterioramento, mentre sono risultati fortemente danneggiati in ogni parte i tamponamenti, i muri divisori, i rivestimenti, gli infissi, gli impianti e tutti gli altri elementi di finitura dei quali quasi nulla è stato risparmiato. La peggiore criticità strutturale si è verificata nel collegamento fra la grande parete Nord, rivestita in blocchi splittati di calcestruzzo, e la struttura dei corpi di fabbrica, separata dalla parete da uno spazio corridoio-scala, coperto in alto dal lucernaio a shed per tutta la lunghezza dell’edificio.

Gli interventi sono stati incentrati su due scelte fondamentali:

1. il mantenimento della struttura resistente intelaiata in c.a., con miglioramento del suo comportamento strutturale, ai fini di un controllo degli spostamenti, e di un aumento della duttilità. Ciò è stato ottenuto con interventi di rinforzo dei pilastri e dei setti in c.a. con materiali compositi innovativi, e con l’inserimento di dissipatori di energia, posti rispettivamente tra la parete nord e le solette trasversali del corpo aule, ed corrispondenza dei giunti strutturali fra i vari corpi di fabbrica, al fine di evitare danni da martellamento.

2. La conservazione ed il ripristino dei tamponamenti interni ed esterni, delle finiture e degli impianti tecnologici, attraverso interventi di riparazione, rifacimento, consolidamento, messa in sicurezza dell’esistente ed eventuale adeguamento alle normative vigenti. Ciò è stato ottenuto mediante, l’utilizzo di materiali e tecnologie costruttive che ne hanno migliorato la resistenza agli eventi sismici.

 

INTERVENTI PRINCIPALI REALIZZATI:

 

RINFORZO DEI PILASTRI E DEI SETTI IN OPERA CON FASCIATURE IN FIBRA DI ACCIAIO

La messa in opera di “fasciature” di pilastri e setti con fibre di acciaio ad alta resistenza ha lo scopo di migliorare la capacità di resistenza degli elementi portanti verticali e la loro duttilità.

L’intervento sui pilastri ha riguardato la zona dei nodi, ed in particolare le fasciature sono state applicate per un’altezza di 120 cm nella parte inferiore e superiore rispetto all’altezza di interpiano.

I setti invece sono stati rinforzati mediante fasciatura per tutta la loro altezza, applicando inoltre delle connessioni trasversali con relativi piatti di fissaggio al fine di garantire un miglior collegamento tra la struttura in c.a. e lo strato di rinforzo.

 

INSERIMENTO DI DISSIPATORI VISCOSI

1. inserimento di dissipatori di energia tra la parete nord e le solette trasversali del corpo aule, in quanto, dall’analisi della reazione dell’edificio al sisma, si è evidenziato che l’effetto di martellamento che si è prodotto sulla grande parete verticale, è stato male assorbito dagli elementi metallici trasversali esistenti, i quali si sono instabilizzati ed allo stesso tempo hanno prodotto grossi danni alle strutture ai quali erano collegati; tutto ciò ha fatto pensare che fosse opportuno inserire, in sostituzione dei distanziatori rigidi, elementi tecnologici che possono assorbire i movimenti delle strutture dissipandone l’energia;

2. inserimento di dissipatori di energia in corrispondenza dei giunti strutturali fra i vari corpi di fabbrica, al fine di evitare danni da martellamento.

 

RIPRISTINO E CONSOLIDAMENTO DEI TAMPONAMENTI

Tali interventi hanno interessato sia i tamponamenti interni ed esterni gravemente danneggiati, sia quelli con danni minori od integri. L’obiettivo prefissato è stato quello di realizzare veri e propri telai portanti inglobati ed invisibili nelle tamponature.

L’intervento di riparazione e rinforzo è stato progettato per le tre tipologie di casi presenti nella struttura:

1. Tamponamenti con cortina doppia;

2. Tamponamenti con cortina singola;

3. Tamponamenti a rivestimento della struttura in c.a.

 La lavorazione prevede per prima cosa l’inserimento di tubolari in pultruso di fibra di vetro a tutta altezza d’interpiano, fissati agli elementi resistenti delle travature, pilastri, setti e solette in cemento armato. Dimensioni geometriche, spessore e passo sono in funzione dei calcoli strutturali. Dal tubolare sono diramati, a distanze prestabilite, trecce in fibra basaltica che hanno il compito di collegare le pareti esterne ed interne. L’ancoraggio avviene con la realizzazione di fasce orizzontali in fibra di lino, collocate all’esterno in corrispondenza delle fasce formate oggi da blocchi in cls lisci, e riproposte specularmente anche all’interno (nel caso di cortina doppia). Ciò garantisce che il pilastrino, ancorato alla struttura resistente, diventi l’elemento di collegamento ed unione tra le due pareti.

Il sistema progettato è contemporaneamente leggero, flessibile e capace di assorbire i movimenti che i tamponamenti potranno avere per effetto di ulteriori eventi sismici.

Infine, si è proceduto al ripristino del infissi interni ed esteri e al rifacimento degli impianti tecnici danneggiati dall’evento sismico.

Committente:

Comitato Rotary per l’Università dell’Aquila Onlus

Periodo: 2009-2012